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SOMMINISTRATI QUESTURE E PREFETTURE. Sindacati chiedono incontro urgente

FeLSA CISL NIdiL CGIL e UILTemp hanno diffuso oggi un comunicato sindacale in cui chiedono al Ministero dell’Interno un incontro urgente, entro gennaio, per fare chiarezza sull’utilizzo delle risorse impiegate nelle Prefetture e nelle Questure in regime di somministrazione. Da definire percorsi sulla continuità occupazionale e sulla valorizzazione delle esperienze acquisite nei concorsi, anche futuri.

Alla base, un commento sulla Legge di Bilancio che, per il 2022, rifinanzia con 20 milioni di euro la misura contenuta nel decreto legge 34, articolo 103, comma 23 prevedendo la possibilità di prorogare per un periodo complessivo di 18 mesi i rapporti di lavoro dei somministrati.

“Ricordiamo che le lavoratrici e i lavoratori impiegati in somministrazione negli Uffici interessati sono essenziali per rendere esigibili diritti basilari per le lavoratrici e lavoratori migranti, quali le procedure di emersione e il possesso di un permesso di soggiorno.” Così sottolineano FeLSA CISL NIdiL CGIL e UILTemp.

Secondo le Organizzazioni Sindacali “L’intervento è nel solco nella direzione auspicata, ma le risorse stanziate paiono insufficienti per coprire i fabbisogni occupazionali complessivi.” Infatti, “La misura prevista in legge di bilancio è comunque un’altra misura emergenziale che viene rifinanziata con meno risorse del 2021 e non risponde in termini strutturali all’esigenza di personale che la gestione del fenomeno immigrazione richiederebbe.”

LE RICHIESTE DEI SINDACATI

Tra le richieste dei sindacati degli interinali quindi: “una chiarezza del percorso, anche al fine di mettere le lavoratrici e i lavoratori nella condizione di avere una certezza di continuità lavorativa.” 

Riguardo alle lavoratrici e ai lavoratori EMAS impiegati nelle commissioni territoriali le cui risorse sono attinte dai fondi FAMI, FeLSA CISL NIdiL CGIL e UILTemp chiedono maggiori informazioni, perchè le proroghe concesse a fine anno (fino al 31 gennaio) non rispondono agli impegni presi, che prevedevano la continuità occupazionale per tutti sino alla durata dello Stato d’emergenza (attualmente al 31 marzo 2022).

Da chiarire anche le modalità di valorizzazione delle esperienze maturate visto che nel concorso Ripam bandito il 31 dicembre 2021 per l’assunzione di 2293 nuove unità di personale a tempo indeterminato Area II posizione economica F2 , non è previsto nessun riconoscimento del lavoro svolto in somministrazione e del periodo di servizio civile al personale attualmente in servizio presso il servizio Immigrazione.

“Sulla base di queste considerazioni le Organizzazioni Sindacali richiedono con urgenza entro il mese di gennaio un confronto con il Ministero degli Interni per fare chiarezza sull’utilizzo delle risorse, sulla continuità occupazionale e sui percorsi possibili di valorizzazione nelle fasi concorsuali anche future delle esperienze acquisite.”