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SPORT. Modifiche a Riforma peggiorano situazione lavoratori

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Riforma dello Sport: i decreti attuativi peggiorano ulteriormente la condizione delle lavoratrici e dei lavoratori sportivi. Del tutto ignorate le richieste dei sindacati

Roma, 3 agosto 2023 – “I decreti attuativi della riforma dello Sport peggiorano ulteriormente la condizione delle lavoratrici e dei lavoratori sportivi, da sempre relegati in un limbo senza diritti e tutele.” La denuncia è delle federazioni sindacali di categoria Slc Cgil, Fisascat Cisl, Uilcom, NIdiL Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp, che così commentano l’approvazione definitiva del Decreto Legislativo che ha introdotto disposizioni integrative e correttive sulla riforma dell’ordinamento sportivo in vigore dal primo luglio 2023.

“La riforma partorita dal Governo – stigmatizzano i Sindacati in un comunicato unitario –  di fatto non supera la riserva di legge che da sempre relega questi lavoratori in un limbo senza diritti e tutele, e il 90% dei lavoratori non percepirà la pensione e neanche la copertura assicurativa fornita dall’INAIL, che fino all’ultima versione dell’articolato era presente”.

Uno degli obiettivi originari della riforma dello sport, a partire dalle legge delega n.86 del 2019 – prosegue la nota congiunta – era quello di  individuare la figura del lavoratore sportivo,  indipendentemente  dalla natura dilettantistica  o  professionistica  dell’attività  sportiva svolta, e di definire  la relativa disciplina in   materia assicurativa, previdenziale e fiscale e le regole di gestione  del relativo fondo di previdenza.”

“La legge non risolve neanche il tema della certezza normativa dei rapporti di lavoro – continua il comunicato – e prova ne è che alle lavoratrici e ai lavoratori sportivi si sta imponendo l’apertura della partita Iva rischiando di gettare il settore in un pericoloso vortice vertenziale. Motivo per cui le Organizzazioni Sindacali avevano proposto  che la regolazione dei rapporti di lavoro fosse demandata alle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative del settore, poichè esiste già un Ccnl di riferimento in fase di rinnovo, e non ad estemporanei e disomogenei regolamenti demandati alle federazioni.”

“Se quanto reso noto dalla conferenza stampa di fine luglio e dall’infografica resa disponibile sul sito del dipartimento dello sport, saranno trascritte in Gazzetta Ufficiale – conclude la nota unitaria – per i lavoratori dello sport cambierà molto poco e continueranno a finanziare con il loro lavoro tutto il settore. Non resta che augurarci che, anche con il contributo dell’Osservatorio dedicato allo studio e alla valutazione degli impatti della Riforma, che, a detta del ministro, dovrebbe vederci coinvolti, si riesca ad intervenire successivamente.”