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SOMMINISTRATI IN STATO DI AGITAZIONE

Rinnovo CCNL Somministrazione lavoro, trattativa bloccata: sindacati proclamano stato agitazione. FeLSA CISL NIdiL CGIL e UILTemp: motivazioni pretestuose, riaprire subito il negoziato

Roma, 14 febbraio 2024FeLSA CISL NIdiL CGIL e UILTemp, su mandato dell’assemblea dei delegati e delle delegate della somministrazione lavoro e a seguito del confronto con le lavoratrici e i lavoratori svolto in questi mesi, proclamano lo stato d’agitazione del settore.

Al centro della mobilitazione lo stop alla trattativa per il rinnovo del CCNL, scaduto da 18 mesi, con motivazioni giudicate pretestuose. Alle associazioni datoriali, Assolavoro e Assosomm, le Organizzazioni Sindacali chiedono di riaprire la negoziazione sulla base della piattaforma sindacale condivisa e votata dai lavoratori e dalle lavoratrici.

Nel nostro Paese, ogni anno, quasi un milione di persone lavora almeno un giorno con un contratto di somministrazione e sono circa 530mila i posti di lavoro gestiti dalle agenzie per il lavoro, in tutti i settori produttivi. “Le mancate risposte alle richieste dei sindacati sono mancate risposte alle persone che lavorano e che hanno contribuito nel corso degli ultimi anni a un’importante crescita del settore” sottolineano FeLSA CISL NIdiL CGIL e UILTemp.

“Occorrono tutele e diritti ulteriori che diano certezze e reddito – proseguono i Sindacati e i lavoratori – Occorre che le agenzie assolvano concretamente il ruolo di datore di lavoro, non possono limitarsi a un approccio esclusivamente da intermediario e devono rispettare leggi e contratti anche in materia di sicurezza sul lavoro.”

Nel documento finale votato dall’Assemblea nazionale dei delegati e delle delegate il riepilogo delle rivendicazioni: “La parità di trattamento sancita dalla legge e dal contratto deve essere la norma, così come occorre prevedere il riconoscimento dell’anzianità di settore, garantire la continuità occupazionale e il contrasto al turn over, caratterizzare con tutele maggiori il tempo indeterminato in somministrazione, l’aumento delle indennità di disponibilità (artt.25 e 32), il decentramento delle relazioni sindacali, anche aumentando le tutele per i rappresentanti sindacali, la messa in sicurezza del fondo di solidarietà adeguando il finanziamento, incrementando gli importi delle prestazioni della bilateralità ed erogarle nei tempi previsti e infine migliorare la qualità della formazione: tutti questi sono temi imprescindibili per qualificare un settore in espansione in un mercato del lavoro che ha subito grandi trasformazioni.”

Per questi motivi, le Organizzazioni Sindacali che rappresentano le lavoratrici e i lavoratori somministrati proclamano lo stato di agitazione; nei prossimi giorni verranno programmate tutte le iniziative di mobilitazione a tutela del diritto al rinnovo del contratto, che dovrà sancire l’unicità contrattuale con tutte le associazioni datoriali, Assolavoro e Assosomm.