Vai al contenuto

Situazione preoccupante in Abruzzo e, in generale, nel tessuto produttivo del Paese. Ad Avezzano, nello stabilimento Fiamm-Siapra, da un incontro tra RSU, Fim, Fiom, Uilm e Azienda è emerso che un calo produttivo dovuto anche alla crisi del settore automotive, ha determinato il fermo di circa 65 lavoratori somministrati (compresi staff leasing). Secondo quanto riferito dai Sindacati, nonostante l’arrivo di una prima trance di 10 milioni di euro del PNRR, “di questi lavoratori, ‘probabilmente’, entro la fine dell’anno, verranno richiamate a lavoro solo 10-15 unità”.

“È inaccettabile – commenta Davide Franceschin, segretario nazionale NIdiL CGIL – che i cali di volumi produttivi li paghino i lavoratori in somministrazione attraverso espulsioni collettive di persone che da anni lavorano nell’impresa. Si aprano gli ammortizzatori sociali e si apra una trattativa rivolta a tutte le lavoratrici e lavoratori che operano nell’azienda.

È l’ennesimo caso in cui le ristrutturazioni aziendali si scaricano sulle persone che lavorano stabilmente in somministrazione e vanno trovate misure di governo generali di situazioni come questa. La piattaforma del rinnovo del contratto collettivo prova a dare una risposta e le associazioni datoriali della somministrazione devono rispondere.”

CRISI NEL TESSUTO PRODUTTIVO DEL PAESE

Nel biennio 2022/2023, nel settore della somministrazione di lavoro, sono state autorizzate e rendicontate dalle Agenzie oltre tre milioni di ore di Assegno Integrazione Salariale, AIS (già TIS, cassa integrazione per i somministrati erogata dall’ente bilaterale Formatemp), per quasi 60mila lavoratori e lavoratrici. Il settore con maggiore difficoltà è stato quello dell’industria dove, in particolare, nel metalmeccanico si è concentrato il 60,64% delle ore totali. Ancora più nel dettaglio, si è evidenziato un utilizzo elevato dell’AIS nei territori interessati da insediamenti dell’automotive (Piemonte, Basilicata e Abruzzo).

AVEZZANO, IN FIAMM-SIAPRA SCIOPERO UNITARIO DI 4 ORE IL 20 MAGGIO

Nello stabilimento Fiamm-Siapra di Avezzano RSU, Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato 4 ore di sciopero a fine di ogni turno della giornata di lunedì 20 maggio, chiedendo a latere un incontro con l’azienda, in applicazione dell’art. 9 sez. prima del CCNL Metalmeccanico – Informazione e consultazione in sede aziendale”. Inoltre, ritenendo particolarmente delicata la situazione che sta attraversando la seconda azienda più grande della provincia di L’Aquila, le Organizzazioni sindacali chiederanno un incontro al sindaco della città di Avezzano e alla giunta regionale. NIdiL CGIL L’Aquila e UILTemp Abruzzo, in rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori somministrati, hanno aderito allo sciopero “dando pieno sostegno alla mobilitazione”.