Tribunale Milano obbliga Glovo a riconoscere rappresentanti salute e sicurezza rider, come nel lavoro dipendente. NIdiL e Filcams CGIL: sentenza storica che riconosce rischio “strutturale” e responsabilità piattaforme.
Roma, 9 luglio 2025 – “La sentenza del Tribunale di Milano sulla sicurezza dei rider rappresenta un passaggio storico: per la prima volta una piattaforma digitale viene formalmente chiamata a confrontarsi con una figura prevista dalla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, l’RLST, solitamente riconosciuta solo nel lavoro dipendente. Un segnale chiaro: anche per i rider, formalmente inquadrati come autonomi, valgono i principi fondamentali di tutela della salute e della sicurezza.” Così NIdiL CGIL e Filcams CGIL Nazionali sull’ordinanza pubblicata ieri dal Tribunale del Lavoro di Milano, a seguito del loro ricorso d’urgenza.
“Da tempo denunciamo la condizione di rischio strutturale in cui operano i rider: persone che lavorano in bicicletta, a cottimo, esposti al traffico, al maltempo e alle temperature estreme – proseguono NIdiL e Filcams in una nota – E mentre Glovo, nei giorni scorsi, proponeva un bonus acqua e sali minerali legato al superamento dei 40 gradi, il Tribunale richiama l’azienda alle sue vere responsabilità. Questa ordinanza ci dice che non si può più ignorare la realtà: i rider non sono un’eccezione. Sono lavoratori e come tali devono essere trattati. Chiediamo che il Governo e il Parlamento recepiscano immediatamente la direttiva europea sul lavoro tramite piattaforma, migliorando concretamente la condizione di chi, ogni giorno, pedala per pochi euro.”
La sentenza emessa l’8 luglio 2025, dal Giudice del Lavoro Antonio Lombardi di Milano, a seguito di un ricorso d’urgenza promosso da NIdiL Cgil e Filcams Cgil ha ordinato a Foodinho/Glovo di convocare con effetto immediato il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (RLST) per il comparto terziario di Palermo e Trapani, e di avviare un confronto immediato sui rischi legati all’attività dei rider, in particolare in relazione alle ondate di calore. Lo stesso giudice aveva ritenuto inidoneo il rappresentante RLS precedentemente nominato da Foodinho per mancato coinvolgimento dei rider nella sua individuazione e l’assenza di una corretta valutazione del rischio per i rider nel Documento di valutazione dei Rischi (DVR).
Lombardi ha evidenziato l’urgenza del provvedimento alla luce del “particolare rischio climatico e ambientale e delle elevate temperature registrate a causa delle recenti ondate di calore, particolarmente impattanti sulla salute e sicurezza dei rider”. Ha inoltre imposto all’azienda di mettere a disposizione dispositivi di protezione, abbigliamento adeguato, idratazione, sali minerali e creme protettive per i lavoratori.
“Non possiamo più aspettare. La sicurezza non può essere opzionale. La dignità non può essere rinviata” concludono NIdiL CGIL e Filcams CGIL.
Rassegna Stampa
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