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RIDER, NUOVA SENTENZA TRIBUNALE MILANO CONDANNA GLOVO

NIdiL CGIL Filcams CGIL Filt CGIL: "Un’altra vittoria della CGIL sulla salute e sicurezza dei rider."

Roma, 20 agosto 2025 – Il Tribunale di Milano, con ordinanza del 18 agosto 2025 (giudice Antonio Lombardi), ha accolto il ricorso presentato da Riccardo Vittorio Marotta, Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale (RLST) per le province di Palermo e Trapani, con l’intervento ad adiuvandum di NIdiL CGIL, Filcams CGIL e Filt CGIL, con l’assistenza legale degli avvocati Matilde Bidetti, Carlo De Marchis, Sergio Vacirca e Giorgia Lo Monaco, condannando Glovo/Foodinho ad adottare misure concrete e immediate per tutelare la salute e la sicurezza dei rider esposti ai rischi climatici estremi.
 
L’ordinanza dispone:
  • la riconvocazione del RLST Marotta, con la partecipazione di esperti in materia di salute e sicurezza;
  • l’integrazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) con una sezione specifica sui rischi legati alle ondate di calore, tenendo conto di età, genere, maternità e provenienza dei lavoratori;
  • la fornitura ai rider di dispositivi di protezione e prevenzione: cappello con visiera, occhiali da sole con filtri UV, creme solari ad alta protezione, borraccia termica e sali minerali idrosolubili;
  • l’erogazione di un contributo economico per l’acqua, pari a 0,30 euro per ogni consegna effettuata con temperature pari o superiori a 25°C .
 
Questa decisione segna un passaggio fondamentale: i rider, troppo spesso inquadrati come lavoratori autonomi, hanno invece pieno diritto a condizioni di lavoro dignitose e sicure, a partire dalla tutela della salute e della sicurezza, come i lavoratori subordinati ed etero-organizzati.
 
Per NIdiL CGIL, Filcams CGIL e Filt CGIL si tratta di una vittoria storica, che conferma la validità delle battaglie sindacali e legali per estendere ai ciclofattorini le garanzie previste dal Testo Unico sulla Sicurezza (d.lgs. 81/08).
 
Continueremo a vigilare affinché l’ordinanza venga applicata pienamente e perché si apra finalmente una stagione di vera contrattazione che metta al centro i diritti, la sicurezza e la dignità del lavoro dei rider.